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 Brindisi

L’analisi per il polo di Brindisi parte dal complesso difensivo del Castello Alfonsino e del Forte a Mare.

Il castello, restaurato in passato, mantiene intatto il suo rapporto con la costa e si qualifica come una delle opere di maggior pregio della Puglia. Fu costruito nel 1481 sull’isola di Sant’Andrea per volontà del  duca di Calabria, Alfonso d’Aragona. Nel 1558, durante il regno di Filippo II d'Austria, fu deciso di completare la fortificazione dell'isola con la costruzione del Forte a Mare.

La Regione Puglia vuole destinare il castello a sede di un importante Museo navale e del mare. Il patrimonio culturale della provincia di Brindisi ha la valenza di “patrimonio diffuso”, perché la sua valorizzazione può essere intesa nell’accezione di museo diffuso. Quindi, l’ipotesi di polo basata sul complesso difensivo di Brindisi, si potrebbe estendere ai castelli di Carovigno e di Oria e includere: il Museo Archeologico Provinciale “F.Ribezzo”, l’area archeologica di S.Pietro degli Schiavoni, il parco e il Museo archeologico nazionale di Egnazia.

Pur riconoscendo il valore intrinseco del patrimonio di questo Polo, le analisi hanno rilevato la mancanza delle condizioni necessarie ad incidere, in misura determinante, sulle dinamiche socioeconomiche del proprio territorio. Pertanto, l’ipotesi di “Polo museale” è stata abbandonata.

 


 

 

 
 
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