Il Palazzo reale di Napoli è il luogo ideale per la costruzione di un’offerta culturale imperniata sulla straordinaria stagione artistica e creativa del Sette-Ottocento napoletano, durante il regno dei Borbone. In quanto centro del potere e luogo simbolo dell’organizzazione politica che per secoli ha contraddistinto il Meridione d’Italia, facendone uno dei protagonisti della scena europea, il Palazzo reale di Napoli può ritornare ad essere il “fulcro” dell’identità napoletana e campana, attraverso la narrazione di se stesso, di quello che fu, e di quella vivace stagione artistico-culturale che fu il Settecento napoletano, che da Napoli estese i suoi splendori sugli altri palazzi e residenze reali distribuite tra il golfo e l’area casertana: Reggia di Caserta, Reggia di Capodimonte, Reggia di Portici e Reggia di Quisisana.
L’idea del possibile polo museale di eccellenza è quella di mettere al centro dell’offerta la Reggia di piazza Plebiscito, quale riferimento sia in termini di contenuto che di contenitore di pregio.
Attraverso nuovi allestimenti virtuali, esposizioni di materiali originali, collegamenti con attrattori collegati quali la Biblioteca di Napoli e il Teatro di San Carlo (museo), il riutilizzo e la valorizzazione di spazi, cortili e ambienti non visitabili del palazzo napoletano, si potrebbe ipotizzare la narrazione della stagione del sette-ottocento napoletano.