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 Melfi
Note museali - Melfi, 27 settembre 2014

 

Sabato 27 settembre

ore 12.00 - 17.00 - 19.00


Museo Archeologico Nazionale del Melfese “Massimo Pallottino”

Sala del Trono

Caeciliani Cantores

 


Gesualdo da Venosa
Dal Libro V dei Madrigali: Mercè, grido piangendo a 5 voci
Dalle Sacrae Cantiones:
   Ave Regina coelorum, a 5 voci
   O vos omnes a 5 voci
   Tristis est anima mea a 6 voci
Dal Libro IV dei Madrigali: Io tacerò a 5 voci
Dal Libro V dei Madrigali: T’amo mia vita a 5 voci


Durata: 25’ circa


Nel ‘500 la terza città della Basilicata, dopo Matera e Melfi, era Venosa, la città natia dell’illustre famiglia dei Principi di Venosa, che la resero celebre all’epoca come centro dedito all’arte e alla cultura. Carlo Gesualdo, principe di Venosa, grazie alle sue qualità intellettuali e alle originali ispirazioni musicali, poté godere di una certa celebrità anche tra i suoi contemporanei, ma fu nel ‘900 che venne riscoperto e da allora è considerato uno dei più importanti innovatori del linguaggio musicale, nonché il più importante madrigalista del suo tempo. Una selezione dai Libri IV e V dei Madrigali, e dalle Sacrae Cantiones, sarà il programma d’eccezione di questo concerto, alla scoperta di sonorità insolite e complesse, quanto ammalianti.

 

Museo Archeologico Nazionale del Melfese “Massimo Pallottino”
È ubicato nel castello di Melfi e contiene testimonianze archeologiche, rinvenute nella zona del Vulture, riguardanti le popolazioni indigene della preistoria, dei periodi dauno, sannita, romano, bizantino e normanno. Si tratta, in primo luogo, di corredi funerari del VII-III secolo a.C., caratterizzati da raffinate ceramiche daunie, da armature in bronzo, ornamenti in argento, oro e ambra e da vasi in bronzo sia greci che etruschi.
È intitolato a Massimo Pallottino, uno dei più noti archeologi italiani.

 

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