Contenuto della pagina

 Il Parco archeologico di Satùro a Marina di Leporano

Il Parco archeologico di Satùro a Marina di Leporano (TA) è ubicato su una striscia di terra tra due insenature, la baia di Porto Perone e la baia di Porto Saturo.

Il sito archeologico risale all’età del bronzo antico e ospitò l’insediamento indigeno-japigio di Satiryon. Nel sito è attestata anche una frequentazione di epoca micenea, quindi in una fase precedente alla colonizzazione storica. Fu proprio a Satùro che le fonti collocano lo sbarco di Falanto, il leggendario fondatore della città di Taranto. Il luogo è dunque idealmente e strettamente connesso a Taranto. Nell’area archeologica di Satùro (circa 6 ettari demaniali), esplorata agli inizi del XX sec., sono stati individuati i resti di un tempio ellenistico dedicato ad Atena, una villa romana di I-III sec. d.C. con impianto termale.

Dal santuario proviene la statua femminile acefala, ospitata nella prima sala del MARTA. Il promontorio è dominato da una torre di avvistamento vicereale della metà del XVI secolo. La zona fu utilizzata come cava in varie epoche, e conserva ancora i resti di bunker militari e di un faro. Di fronte vi è una spiaggia libera molto frequentata, e una vecchia centrale elettrica ristrutturata e trasformata dalla cooperativa di archeologi PolìSviluppo nell’Art Café.

 

Torna indietro

 


 

 

 
 
Accesso area riservata
user

password