Contenuto della pagina

 Area archeologica di Saepinum
Sepino

L’antica Saepinum, immersa nella campagna molisana,costituisce un esempio di integrazione tra paesaggio, presenza di ruderi antichi e azione dell’uomo.

La città romana sorge all'incrocio di due importanti strade: il tratturo Pescasseroli-Candela e la strada che scende dal Matese e continua in direzione della fascia costiera. Si conservano l’intero impianto urbano, con la cinta muraria e le porte di ingresso, strade, edifici, case, templi, il foro e il teatro.

Il fascino che esercita sul visitatore un’escursione nel complesso archeologico di Saepinum promana dalla contemplazione di un’architettura e di un’urbanistica che ha continuato a vivere nel corso dei secoli. A testimoniare tale continuità di vita sono le case rurali costruite sugli stessi ruderi della città antica, all’interno dell’area urbana fortificata ancora abitata da contadini fino a trent’anni fa. Esplicativo in questo senso è il caso del teatro romano, sul quale vennero costruite abitazioni ad emiciclo a partire dal XVIII secolo, sfruttando il basamento semicircolare delle strutture della cavea, abitazioni oggi utilizzate come antiquarium e sale espositive.
 
La cultura architettonica del riuso è ciò che ha permesso al sito archeologico di giungere fino ad oggi in un ottimo stato di conservazione, con imponenti elevati e ampi spazi. Saepinum è uno degli scavi più antichi del territorio regionale del Molise, con scoperte databili dall’epoca borbonica al periodo unitario. Vi hanno operato illustri archeologi e architetti, quali Amedeo Maiuri e Valerio Cianfarani.
 
 


 

 

 
 
Accesso area riservata
user

password