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 Museo e Parco archeologico di Venosa
Museo di Venosa

La colonia latina di Venosa (291. a.C.) fa parte di un sistema che comprende Lucera, Benevento, Isernia, Paestum e Brindisi, i cui collegamenti viari erano stati potenziati dal prolungamento della via Appia verso Brindisi.

Della colonia sopravvivono resti di case, un impianto termale e parte di un anfiteatro. L'area archeologica è affiancata dalle strutture delle chiese medievali della Trinità e dell'Incompiuta, a poca distanza dal percorso delle catacombe ebraiche.
Ospitato nel castello aragonese, in pieno centro storico, il Museo di Venosa riflette la storia della città (dalla preistoria al Medioevo).
 
Venosa assume il ruolo di nuovo epicentro urbano del territorio.
Oggi, grazie al Museo e al Parco archeologico, si colloca tra le città meridionali di tradizione antica meglio note. La prossimità del museo all’area archeologica consente la realizzazione di itinerari turistici all’interno della città attraverso i quali è possibile cogliere e valorizzare un altro aspetto di forte attrattività in Venosa: il gusto per l’impiego di spoglie antiche. Nel contesto urbano venosino è compresente sia la pratica puramente funzionale delle spoglie antiche che il reimpiego intenzionale a fini simbolici, come nel caso emblematico dell’Incompiuta del complesso della SS. Trinità, dove sono stratificate varie fasi sincroniche di reimpiego dal VI secolo d.C. fino al XVI secolo.
 
 


 

 

 
 
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